La frutta è un alimento molto importante nella crescita, non solo per le vitamine e i sali minerali che contiene, ma soprattutto per la buona abitudine alimentare che i bambini apprendono mangiandola.
Su indicazione della pediatra del nido, la frutta non viene data a fine pasto per evitare problemi legati alla fermentazione, mentre viene offerta a colazione e a merenda (cfr. "Nutrire oggi gli adulti di domani" nel paragrafo MENU')
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Tutti i cibi che entrano al nido devono essere controllati e rintracciabili. Il motivo è dovuto al fatto che se un bambino presenta reazioni di qualsiasi genere dobbiamo essere in gradi di risalire a tutti i vari alimenti che ha consumato.
Il dolce preparato in casa, pur essendo sicuramente più buono e probabilmente più sano, non consente questo controllo.
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L'ambientamento del bambino al nido è un momento fondamentale nella vita del bambino, della famiglia e anche del nido stesso. Durante questi delicati giorni il vostro bambino imparerà a riconoscere gli ambienti, le persone, i tempi che scandiscono la giornata, grazie alla mediazione della persona che lo accompagna in questo percorso. Il genitore stesso dovrà conoscere e entrare in confidenza con l'educatrice. L'alternqarsi delle persone in questo percorso rischia di rallentarlo e di renderlo meno efficace. Sappiamo che a volte è difficile liberare tanto tempo dal lavoro per occuparsi da soli di questo periodo: non preoccupatevi, ne parleremo durante il colloquio di ambientamento e troveremo la soluzione migliore insieme.
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I bambini sono piccoli, anche molto piccoli, ma sono già PICCOLE persone. Pensiamo che i bambini non capiscano. A volte è vero, ma anche quando non capiscono le parole, sentono le emozioni.
Dimentichiamo troppo spesso che un bambino ha i suoi sentimenti, la sua percezione di sè e degli altri, anche quando non è capace di tradurre questo in parole.
Un bambino va rispettato almeno quanto faremo per un adulto. Non va considerato mai un "oggetto" di cui parlare, soprattutto perchè non ha la possibilità di esprimere un suo parere.
Abituatevi a chiedere informazioni dopo l'accoglienza o prima del ricongiungimento. Occuparci di loro è per prima cosa rispettarli.
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Il nido pone al centro l'interesse del bambino. Il valore del prodotto è un interesse adulto, che non ha nulla a che fare con l'apprendimento o il piacere del fare. Noi diamo importanza massima al processo che porta all'oggetto e al piacere che il bambino prova nel farlo. Per questo motivo vorremmo indirizzarvi nell'osservazione di quello che il bambino riesce a fare e come lo fa, distogliendo la vostra attenzione dalla qualità del prodotto che è solo il mezzo attraverso il quale il bambino scopre e conosce. Troverete tante foto a testimoniare il loro lavoro, che vi verranno consegnate a fine anno come ricordo di una fase importante della crescita del vostro bambino
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Il nido è un posto speciale per il bambino che lo frequenta. Le attività che vengono svolte hanno molteplici funzioni e sono sempre tarate sull'età e sulle necessità ed interessi.
Per il bambino è importante poter condividere con il genitore alcune esperienze al nido, ma è altrettanto importante che lui ed i suoi bisogni rimangano al centro di tutto quello che si fa qui.
E' quindi uno spazio speciale che va tutelato. Spesso sono le rari occasioni in cui un genitore può fare una cosa con il figlio senza essere disturbato dai molteplici impegni della vita.
Per questo motivo è importante che ci sia il genitore a farlo con lui. Solo quando è veramente impossibile avere mamma e/o papà lasciamo che un'altra figura significativa per il bambino li sostituiscano.
La presenza di un fratellino costringerebbe il bambino a dividere l'attenzione del genitore, mentre ci sembra importante che, se pur limitato nel tempo, questo rimanga uno spazio tutto suo.
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Il travestimento è un'attività che sisvolge al nido, prevalentemente durante l'ultimo anno.
Il bambino ha a sua disposizione alcuni vestiti (anche e soprattutto di uso comune) che può esplorare, conoscere ed eventualmente indossare.
Quest'attività svolge una funzione molto importante nella crescita del bambino, in quanto lo induce ad utilizzare una funzione che si sviluppo intorno ai due anni: la capacità simbolica, il "far finta che...".
In questa fase il bambino è molto incuriosito dalle diverse funzioni e caratteristiche di chi riveste un ruolo, e impersonandolo lo conosce e lo fa proprio. Perchè questo accada è però necessario che il bambino abbia sviluppato un senso di identità abbastanza stabile da non fargli temere di vederla svanire col travestimento.
Questo spesso è il motivo per cui alcuni bambini sono molto spaventati dalla maschera. Non riescono a cogliere il valore simbolico e la costanza dell'identità a prescindere dall'apparenza.
Tutto questo è ancora più difficile da gestire per il bambino quando è lontano dal genitore, col quale ancora in parte si identifica.
Potrete quindi mascherare, al di fuori del nido, i vostri bambini anche più piccoli, se questo vi fa piacere e se il bambino dimostrerà di accettarlo. ma al nido, per garantire la serenità di tutti, verrà deciso di anno in anno se consentire ai bambini della sola sezione dei grandi (per i più piccoli non avrebbe alcun senso) di venire a scuola mascherati se lo desiderano.
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